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Marcatori di AD nel cervello variano con l'età

VANCOUVER - Le relazioni tra marcatori di infiammazione e il rischio di demenza nei più anziani sembrano diverse da quelle in soggetti di pochi anni più giovani, suggerendo che i processi patologici possono cambiare con l'età, afferma un ricercatore alla AAIC 2012.


Studi precedenti hanno mostrato forti correlazioni positive tra i marcatori di infiammazione e il rischio di insorgenza di deterioramento cognitivo nelle persone tra 60 e 80 anni, ha spiegato Andrea Metti, uno studente di dottorato dell'Università di Pittsburgh.


Ma i dati di uno studio prospettico su donne anziane non hanno mostrato tale relazione, ha detto ai partecipanti all'Alzheimer's Association International Conference. In effetti, tra i partecipanti i cui livelli di recettore dell'interleuchina (IL)-6 sono aumentati nel periodo di 10 anni di studio o che è iniziata alta ed è rimasta elevata, il rischio di sviluppare demenza in realtà era significativamente più basso. Ha detto che i risultati suggeriscono che i meccanismi alla base della demenza nei soggetti più anziani possono differire da quelli che producono disturbi cognitivi in età relativamente più giovane.


Molti studi hanno dimostrato che la neurodegenerazione è almeno in parte un processo infiammatorio, caratterizzato dal rilascio di citochine e/o da attivazione delle cellule immunitarie. Ma sono complesse e ancora poco conosciute le specifiche di come questi processi contribuiscono alla morte dei neuroni e all'atrofia cerebrale nei vari disturbi.

[...]

Lo studio è stato finanziato da National Institutes of Health. Metti e Glymour e non hanno dichiarato interessi finanziari rilevanti.

 

 

 

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Fonte: Alzheimer's Association International Conference

Riferimento: Metti A, et al "Change in inflammatory markers and cognitive status in oldest-old women" AAIC 2012; Abstract O5-02-01.

John GeverScritto da John Gever, verificato da Dori F. Zaleznik, MD, Associate Clinical Professor of Medicine, Harvard Medical School, Boston

Pubblicato in MedPage Today il 20 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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