Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un sistema basato sulla parola per la diagnosi precoce dell'Alzheimer

Un sistema basato sulla parola per la diagnosi precoce dell'AlzheimerIl gruppo di ricercatori ELEKIN.

Il gruppo di ricerca ELEKIN della Università dei Paesi Baschi sta lavorando per sviluppare diverse metodologie non invasive per la diagnosi precoce dell'Alzheimer.


Una delle linee del gruppo di ricerca ELEKIN è l'ingegneria biomedica. Sta sviluppando sistemi di analisi di biosegnali per aiutare il personale medico a fare la diagnosi.


In evidenza, tra gli altri progetti, c'è l'analisi automatica della parlata spontanea: una tecnica diagnostica intelligente, e non invasiva, per la diagnosi precoce dell'Alzheimer. L'ELEKIN sta collaborando con diversi enti e università per sviluppare metodologie per la diagnosi precoce di questo, e altri, disturbi.


L'Alzheimer è la causa più importante di demenza degli anziani: colpisce oltre 35 milioni di persone in tutto il mondo. Si calcola che potrebbe raggiungere proporzioni epidemiche nei paesi sviluppati, a meno di scoprire terapie per curarlo o prevenirlo.


Gli studi condotti finora rivelano che le terapie sono più efficaci quando vengono applicate prima che il cervello sia gravemente danneggiato. Per di più, l'individuazione delle fasi iniziali della malattia può aiutare a sviluppare nuovi trattamenti.


In questo momento, per fare una diagnosi clinica di Alzheimer, sono necessari esami medici, test neuropsicologici, neuroscansioni, analisi del liquido cerebrospinale ed esami del sangue; tutti questi test non solo sono invasivi, ma sono anche molto costosi. Per cui sembra che le tecniche diagnostiche intelligenti, non invasive, potrebbero essere validi strumenti per il rilevamento precoce delle demenze.


L'«Automatic Spontaneous Speech Analysis» (ASSA) è una delle tecniche non invasive, atte ad aiutare a rilevare i disturbi relativi alla demenza, su cui sta lavorando il gruppo di ricerca multidisciplinare ELEKIN della UPV / EHU. Questa metodologia si basa sulla registrazione dei pazienti mentre descrivono una certa esperienza nella propria vita, in un'atmosfera rilassata e piacevole, e sulla misurazione dei vari parametri. Sono ad esempio misurate le pause che il paziente fa quando cerca di ricordare le parole. Così la tecnica viene attuata senza alterare o bloccare la capacità del paziente poiché non percepisce il test come qualcosa di stressante.

 

I test invasivi possono essere evitati?

Questo lavoro ha lo scopo di fornire ai professionisti clinici strumenti che consentano loro di effettuare diagnosi in modo molto meno invasivo. "Si tratta di quantificare elementi o dettagli che gli specialisti della salute possono vedere a colpo d'occhio. Ma la loro misurazione accurata può aiutarli a diagnosticare disturbi o a seguire in modo più preciso il paziente", ha spiegato Karmele López de Ipiña, coordinatrice del gruppo di ricerca ELEKIN.


Come sostiene la ricercatrice, queste misurazioni possono essere effettuate da personale non tecnico in un ambiente che è normale per il paziente.


Tra gli altri, stanno collaborando allo studio le associazioni dei familiari dei malati di Alzheimer, l'Università di Vic, il Tecnocampus Mataró (Università Pompeu Fabra), il Centro per la Tecnologia Biomedica di Madrid, l'Università di Las Palmas de Gran Canaria e CITA-Alzheimer, un centro per la ricerca e per le terapie avanzate.


I test sono condotti su persone che non hanno sviluppato la malattia, su persone che hanno una storia familiare di essa e su pazienti, in collaborazione con centri medici e attenendosi sempre a criteri etici e ai corrispondenti protocolli. Grazie a questa collaborazione, "è possibile studiare anche la fase preclinica, prima dello sviluppo della malattia", ha sottolineato Ipiña.


A livello internazionale si è fatto molto lavoro in queste linee di ricerca, anche se il sistema ASSA non è ancora usato perché è una tecnica in fase di ricerca e sviluppo. "Verrà il momento in cui avremo il sistema pronto per essere usato di routine per valutare i pazienti", ha concluso Ipiña. "Vogliamo fornire ai medici gli strumenti per rilevare elementi che non possono essere visti a colpo d'occhio. In questo senso, l'analisi automatica di questi segnali li può aiutare".

 

 

 

 

 


Fonte: University of the Basque Country (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. Christoph Laske, Hamid R. Sohrabi, Shaun M. Frost, Karmele López-de-Ipiña, Peter Garrard, Massimo Buscema, Justin Dauwels, Surjo R. Soekadar, Stephan Mueller, Christoph Linnemann, Stephanie A. Bridenbaugh, Yogesan Kanagasingam, Ralph N. Martins, Sid E. O'Bryant. Innovative diagnostic tools for early detection of Alzheimer's disease. Alzheimer's & Dementia, 2014; DOI: 10.1016/j.jalz.2014.06.004
  2. Lopez-de-Ipiña K., J.B. Alonso, C.M. Travieso, J. Solé-Casals, H. Egiraun, M. Faundez-Zanuy, A. Ezeiza, N. Barroso, M. Ecay, P. Martinez-Lage, and U. Martinez-de-Lizardui. On the selection of non-invasive methods based on speech analysis oriented to Automatic Alzheimer Disease Diagnosis. Sensors, 13 (5), 6730-6745, 2013 doi:10.3390/s130506730
  3. K. Lopez de Ipiña, J. Solé Casals, H. Eguiraun, J.B. Alonso, C.M. Travieso, A. Ezeiza, N. Barroso, M. Ecay Torres, P. Martinez Lage, B. Beitia. Feature selection for spontaneous speech analysis to aid in Alzheimer's disease diagnosis: A fractal dimension approach. Computer Speech & Language, Volume 30, Issue 1, March 2015 doi:10.1016/j.csl.2014.08.002

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)