Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Coppie che invecchiano sono unite in salute e malattia

Con l'aumento della popolazione mondiale di anziani, aumentano anche le discussioni sull'invecchiamento di successo, che implica il benessere fisico, mentale e sociale degli anziani. Vari fattori possono impattare la qualità di vita degli adulti che invecchiano. Due dei più grandi, secondo una nuova ricerca della University of Arizona, sono la salute e il funzionamento cognitivo del coniuge di una persona.


Analizzando i dati di più di 8.000 coppie sposate - con un'età media appena superiore a 60 anni - i ricercatori hanno scoperto che la salute fisica e il funzionamento cognitivo del coniuge può influenzare significativamente la qualità di vita propria della persona. I risultati hanno implicazioni su come affrontare nel modo più efficace i problemi della qualità di vita negli ultimi anni delle persone.


"Quando pensiamo alla qualità di vita degli anziani, e come migliorarla, sembra che puntare l'individuo sia solo una parte della storia, e i nostri risultati suggeriscono che, almeno per gli anziani, una parte ampia del benessere individuale viene definita anche dalla salute e dalle funzioni cognitive del partner", ha detto David Sbarra, psicologo della UA, e co-autore del documento, che sarà pubblicato nel numero di giugno di Psychology and Aging, una rivista dell'American Psychological Association.


La popolazione di americani over-65 è destinata a raddoppiare nei prossimi 25 anni, fino a raggiungere circa i 72 milioni, poichè i baby boomer invecchiano e le persone vivono più a lungo. Entro il 2030, gli anziani rappresenteranno circa il 20 per cento della popolazione degli Stati Uniti e la spesa per l'assistenza sanitaria aumenterà del 25 per cento, soprattutto a causa dell'invecchiamento della popolazione, secondo i Centers for Disease Control and Prevention.


"Nel progettare interventi di sanità pubblica, in termini di qualità di vita, per la nostra popolazione che invecchia dobbiamo adottare un approccio più diadico, guardando a entrambi i partner", ha detto Sbarra, professore associato del Dipartimento di Psicologia della UA con incarichi congiunti al Family Studies and Human Development e all'Evelyn F McKnight Brain Institute.


Lo studio è basato sull'analisi dei dati dallo studio Survey of Health, Aging and Retirement in Europe (SHARE), su over-50. I dati sono stati raccolti in 3 intervalli su sei anni, tra il 2004-2005 e il 2010-2011. I ricercatori della UA hanno considerato le interviste auto-riferite dei partecipanti sulla salute fisica e la qualità di vita, così come i loro punteggi nei test cognitivi della fluenza verbale, del richiamo di parole e del richiamo ritardato di parole. Lo studio ha esaminato la salute e la cognizione su uno spettro normale, piuttosto che concentrarsi su disturbi cognitivi clinici o malattie croniche.


I risultati supportano la ricerca esistente sulla interdipendenza delle vecchie coppie sposate, e allargano la ricerca, identificando la cognizione e la salute fisica come due fattori specificamente importanti che influenzano la qualità di vita dei coniugi.


Kyle Bourassa, studente di dottorato della UA in psicologia clinica e autore principale dello studio, ha detto che la qualità della vita di marito e moglie sembra essere ugualmente influenzata dalla salute fisica del coniuge, senza differenze tra linee di genere. In altre parole, la salute fisica della moglie impatta sulla qualità di vita del marito tanto quanto la salute fisica del marito influisce negativamente sulla qualità di vita della moglie. "Se ci sono persone la cui salute fisica è bassa - magari sono affetti da una malattia o incapaci di camminare - questo tipo di problemi di salute fisica non impattano solo su di loro, ma anche sulla persona con cui sono sposati", ha detto Bourassa. "Il loro marito o moglie potrebbe dover regolarsi e aiutare nel nuovo stile di vita del partner".


Per quanto riguarda la cognizione, il funzionamento cognitivo della moglie sembra avere un effetto sulla qualità di vita del marito uguale a quello delle capacità cognitive proprie del marito. La qualità di vita della moglie non era influenzata altrettanto fortemente dalla cognizione del marito, ma c'era un impatto misurabile, ha detto Bourassa.


Infine, i cambiamenti auto-riferiti della qualità di vita generale dei partecipanti nei tre intervalli nell'indagine SHARE variavano in modo simile tra marito e moglie, suggerendo che i cambiamenti nella qualità della vita di uno dei coniugi nel tempo corrono in parallelo con i cambiamenti dell'altro.


Invecchiando, i cambiamenti nella salute fisica possono essere una parte naturale del processo, come può esserlo il declino cognitivo, che può variare dal cambiamento normale della cognizione alla comparsa di disturbi come la demenza o l'Alzheimer. Dato che questo cambiamento può variare notevolmente tra persone diverse, ha senso guardare sia alla salute fisica che alla cognizione perchè entrambe si riferiscono alla qualità di vita per entrambi i partner, secondo Bourassa.


Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare come i cambiamenti in queste due aree possono cambiare la qualità della vita nel tempo, ha detto. "La popolazione di anziani sta salendo drasticamente, e visto che abbiamo sempre più persone che vivono più e più a lungo, è davvero importante capire l'invecchiamento riuscito", ha detto Bourassa, che ha condiviso la ricerca con Sbarra e gli studenti di dottorato in psicologia della UA Molly Memel e Cindy Woolverton.


Ha detto Bourassa: "Si possono estendere questi risultati fino a pensare a interventi che mirano la cognizione e la salute fisica per migliorare la qualità della vita non solo dell'individuo, ma anche del partner".

 

 

 

 

 


Fonte: Alexis Blue in University of Arizona (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kyle J. Bourassa, Molly Memel, Cindy Woolverton, David A. Sbarra. A Dyadic Approach to Health, Cognition, and Quality of Life in Aging Adults.. Psychology and Aging, 2015; DOI: 10.1037/pag0000025

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)