Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto meccanismo cruciale nella formazione della memoria

Scoperto meccanismo cruciale nella formazione della memoriaGli scienziati del campus della Florida del The Scripps Research Institute (TSRI) hanno scoperto che un tipo di materiale genetico chiamato «microRNA» ha ruoli sorprendentemente diversi nella formazione della memoria in modelli animali.


In alcuni casi, questI RNA aumentaNO la memoria, mentre in altri la diminuiscONO.


"La nostro selezione sistematica offre un importante primo passo verso l'identificazione completa di tutti i miRNA e dei loro potenziali obiettivi che servono nelle reti geniche importanti per l'apprendimento e la memoria normali", ha dichiarato Ron Davis, presidente del Dipartimento di Neuroscienze del TSRI, che ha diretto lo studio. "Si tratta di una risorsa preziosa per gli studi futuri".


Lo studio è stato pubblicato nel numero di giugno 2015 della rivista Genetics.


A differenza di alcuni tipi di RNA, il microRNA (miRNA) non codifica le proteine, ma regola vari processi biologici modulando il livello di espressione genica. Numerosi studi hanno dimostrato che il miRNA è fondamentale per il normale sviluppo e crescita cellulare e può contribuire alla complessità delle malattie neurodegenerative.


Nel nuovo studio, sono stati testati 134 differenti tipi di miRNA sul loro ruolo nell'apprendimento e nella memoria del sistema nervoso centrale della Drosophila melanogaster, il comune moscerino della frutta, un modello animale riconosciuto per gli studi sulla memoria.


I ricercatori hanno testato il coinvolgimento potenziale dei miRNA nella memoria a medio termine, silenziandoli singolarmente e hanno identificato almeno cinque diversi miRNA coinvolti nella formazione e ritenzione della memoria.


"Tra i cinque miRNA identificati in questo studio, abbiamo trovato quello necessario per la formazione della memoria", ha detto Germain U. Busto, associato di ricerca e primo autore dello studio con la assegnista Tugba Guven-Ozkan. "È interessante notare che la sua controparte umana è alterata in diverse malattie neurodegenerative, compreso l'Alzheimer e la corea di Huntington. E' possibile che questo possa essere un potenziale modello per studiare e risolvere alcuni aspetti specifici delle suddette patologie".


I ricercatori hanno scoperto con sorpresa che alcuni miRNA diminuiscono la formazione della memoria, mentre altri la aumentano. I miRNA identificati interessano la fisiologia neuronale sottostante alla formazione della memoria o lo sviluppo del sistema nervoso.


"Questi microRNA sono altamente regolamentati durante lo sviluppo del cervello e per la funzione cerebrale adulta", ha detto la Guven-Ozkan. "Quando sono regolati erroneamente, possono aggravare malattie cerebrali come l'autismo, l'Alzheimer e l'Huntington. Vorremmo individuare i percorsi dell'apprendimento e della memoria per capire come possono portare alle malattie umane".

 

********
Oltre a Davis, Busto e Guven-Ozkan, hanno collaborato Tudor A. Fulga e David Van Vactor della Harvard Medical School. Il lavoro è stato finanziato dai National Institutes of Health.

 

 

 


Fonte: The Scripps Research Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Reference: G. U. Busto, T. Guven-Ozkan, T. A. Fulga, D. Van Vactor, R. L. Davis. microRNAs That Promote or Inhibit Memory Formation in Drosophila melanogaster. Genetics, 2015; 200 (2): 569 DOI: 10.1534/genetics.114.169623

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.