Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Autostrade cellulari intasate possono causare demenza frontotemporale e SLA

Autostrade cellulari intasate posono causare demenza frontotemporale e SLAI neuroni (rossi) creati da pazienti affetti da SLA, con la mutazione C9orf72, mostrano grumi della proteina RanGAP (giallo) nel nucleo (bianco). I nuclei di altre cellule sono in blu. (Fonte: Jeffrey Rothstein Lab, Johns Hopkins Medicine)Ricercatori della Johns Hopkins dicono di aver scoperto alcune delle prime fasi del modo in cui una mutazione genetica molto comune causa il danno cerebrale associato alla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e alla demenza frontotemporale (FTD).


Essi riferiscono che il gene C9orf72 alterato, localizzato sul cromosoma umano 9, induce le molecole di RNA a bloccare i percorsi critici per il trasporto delle proteine, provocando un ingorgo molecolare fuori del nucleo delle cellule del cervello, danneggiandone operazioni e sopravvivenza.


In un esperimento prova-di-concetto, i ricercatori dicono anche che una terapia molecolare ha risolto l'ingorgo e ripristinato il flusso molecolare nel nucleo della cellula. Una relazione sul lavoro è stata pubblicata online il 26 agosto sulla rivista Nature.


"La scoperta fatta alcuni anni fa di questa mutazione - quella più comune legata a SLA e FTD - è stata davvero un punto di svolta per il campo, perché non era una mutazione genetica tipica", dice Jeffrey Rothstein MD/PhD, professore di neurologia e direttore del Brain Science Institute e del Robert Packard Center for ALS Research alla Scuola di Medicina della John Hopkins University. "Ora abbiamo alcune informazioni su quello che avviene nella fase iniziale, che danneggia il cervello e le cellule del midollo spinale".


La mutazione, il fattore di rischio genetico più comune conosciuto per le malattie, è associato con il 40 per cento dei casi di SLA ereditaria, il 25 per cento di FTD ereditata e circa il 10 percento dei casi non-ereditati di ogni malattia.


Entrambe le malattie sono caratterizzate da degenerazione delle cellule nervose nel tempo. Nel caso della FTD, il danno provoca problemi nel linguaggio, nella comprensione del linguaggio e nell'elaborazione delle emozioni. Nella SLA, la degenerazione colpisce le cellule del midollo spinale e del cervello, ed i pazienti perdono gradualmente la capacità di controllare i muscoli.

[...]

Rothstein ha avviato una collaborazione con la Isis Pharmaceuticals con sede in California per perseguire lo sviluppo di un farmaco per i pazienti con SLA e FTD. Ha però avvertito che ulteriori studi devono essere fatti per confermare questo potenziale e, prima che un farmaco sia disponibile in commercio, passeranno molti anni.


"Non conosciamo ancora tutte le fasi tra la mutazione C9orf72 e la morte cellulare nel cervello"
, dice Rothstein. "Ma siamo convinti che questo è ciò che la fa partire, e questo è certamente un buon obiettivo terapeutico".

 

********
Altri autori sono Ke Zhang, Christopher J. Donnelly, Aaron R. Haeusler, Jonathan C. Grima, James B. Machamer, Peter Steinwald, Elizabeth L. Daley, Sean J. Miller, Kathleen M. Cunningham, Svetlana Vidensky, Saksham Gupta, Michael A. Thomas, Ingie Hong, Shu-Ling Chiu, Richard L. Huganir, Lyle W. Ostrow, Michael J. Matunis, Jiou Wang, Rita Sattler e Thomas E. Lloyd della Johns Hopkins University.

Il finanziamento per lo studio è stato fornito dal National Institute of Neurological Disorder and Stroke, dal National Cancer Institute, dal Brain Science Institute, dal Robert Packard Center for ALS Research della Johns Hopkins, dalla Muscular Dystrophy Association, dalla Alzheimer’s Drug Discovery Foundation, dalla Judith and Jean Pape Adams Charitable Foundation, dal Alzheimer’s Disease Research Center - Johns Hopkins, dalla Maryland TEDCO, dal Target ALS Springboard Fellowship, dalla William and Ella Owens Foundation e dalla ALS Association.

 

 

 


Fonte: Johns Hopkins Medicine (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ke Zhang, Christopher J. Donnelly, Aaron R. Haeusler, Jonathan C. Grima, James B. Machamer, Peter Steinwald, Elizabeth L. Daley, Sean J. Miller, Kathleen M. Cunningham, Svetlana Vidensky, Saksham Gupta, Michael A. Thomas, Ingie Hong, Shu-Ling Chiu, Richard L. Huganir, Lyle W. Ostrow, Michael J. Matunis, Jiou Wang, Rita Sattler, Thomas E. Lloyd, Jeffrey D. Rothstein. The C9orf72 repeat expansion disrupts nucleocytoplasmic transport. Nature, 2015; DOI: 10.1038/nature14973

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)