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Antipsicotici aumentano rischio di mortalità nelle persone con Alzheimer



Antipsicotici aumentano rischio di mortalità nelle persone con AlzheimerUno studio recente eseguito all'Università della Finlandia orientale ha associato l'uso di farmaci antipsicotici a un aumento del 60% del rischio di mortalità tra le persone con Alzheimer.


Il rischio era più alto all'inizio del consumo dei farmaci e rimaneva maggiore con l'uso a lungo termine. L'assunzione concomitante di due o più farmaci antipsicotici è stato associato a un rischio quasi doppio di mortalità rispetto alla monoterapia.


Lo studio, pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, ha confrontato il rischio di mortalità dei farmaci antipsicotici utilizzati più di frequente. L'aloperidolo è stato associato al rischio più alto di mortalità, e l'uso di dosi più elevate di aloperidolo e risperidone si è associato ad un rischio maggiore di mortalità rispetto all'uso di risperidone a basso dosaggio.


L'associazione tra antipsicotici e mortalità è stato verificato nei dati dello studio MEDALZ, che comprende tutti gli abitanti della Finlandia che hanno avuto la diagnosi di Alzheimer tra il 2005 e il 2011. Delle 57.755 persone prese in esame, il 27% ha iniziato l'uso di farmaci antipsicotici durante il periodo di studio, che ha considerato solo coloro che non hanno preso antipsicotici durante l'anno precedente il suo inizio, che non avevano una storia di disturbi psichiatrici, e non avevano un cancro attivo all'inizio del follow-up.


I risultati di questo studio sono in linea con molti studi precedenti. I primi avvertimenti del rischio più alto di mortalità negli utenti di antipsicotici sono stati emessi oltre 10 anni fa. Questo studio fornisce nuove conoscenze sul rischio di mortalità durante l'uso a lungo termine e durante l'uso concomitante di due o più farmaci antipsicotici.


Lo studio conferma le attuali raccomandazioni che i farmaci antipsicotici siano usati solo per i sintomi comportamentali più difficili della demenza, come l'agitazione e l'aggressività, e che la durata dell'uso sia limitata. Inoltre, si raccomanda di prescrivere le dosi efficaci più basse, e di evitare l'uso concomitante di due o più antipsicotici.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Marjaana Koponen, Heidi Taipale, Piia Lavikainen, Antti Tanskanen, Jari Tiihonen, Anna-Maija Tolppanen, Riitta Ahonen, Sirpa Hartikainen. Risk of Mortality associated with Antipsychotic Monotherapy and Polypharmacy among Community-Dwelling Persons with Alzheimer’s Disease. Journal of Alzheimer's Disease, 2016; 1 DOI: 10.3233/JAD-160671

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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