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Farmaci per prevenire ictus e demenza sembrano promettenti in primi esperimenti

I trattamenti che prevengono il ripetersi di ictus e demenza causati da danni ai piccoli vasi sanguigni nel cervello hanno fatto un passo avanti, a seguito di un piccolo studio.


I farmaci - chiamati cilostazolo e isosorbide mononitrato - sono già usati per il trattamento di altre patologie, come malattie cardiache e angina. Questa è la prima volta che sono stati testati nel Regno Unito per il trattamento dell'ictus o della demenza vascolare.

 

 

Alta tolleranza

Uno studio condotto su oltre 50 pazienti colpiti da ictus ha rilevato che i pazienti hanno tollerato i farmaci senza effetti collaterali gravi, anche quando i farmaci sono stati somministrati in dose piena o in combinazione con altri medicinali.


Gli esperti dicono che i risultati aprono la strada a studi più ampi per verificare se i trattamenti possono prevenire danni cerebrali e ridurre il rischio di ictus e demenza vascolare. Il danno ai piccoli vasi sanguigni nel cervello è responsabile di circa un quarto degli ictus. È anche una causa comune dei problemi di memoria e di demenza.


Attualmente l'unico modo per ridurre il rischio della malattia, che non ha trattamenti specifici, è controllare la pressione sanguigna e il colesterolo, smettere di fumare e gestire i sintomi del diabete.

 

 

Primi segni promettenti

Un team guidato dalle Università di Edimburgo e Nottingham ha reclutato 57 pazienti che avevano avuto un ictus causato da piccoli vasi sanguigni danneggiati, noto come 'ictus lacunare'.


I pazienti hanno assunto i due medicinali singolarmente o in combinazione per un massimo di nove settimane, oltre ai normali trattamenti volti a prevenire ulteriori ictus. Hanno compilato questionari sulla salute e hanno avuto controlli regolari della pressione arteriosa, esami del sangue e scansioni cerebrali.


I risultati suggeriscono che i farmaci sono sicuri per l'uso in pazienti colpiti da ictus, da soli o in combinazione, almeno a breve termine.


C'erano anche segni che i trattamenti hanno contribuito a migliorare la funzione dei vasi sanguigni nelle braccia e nel cervello, e possono migliorare le capacità di pensiero, ma i ricercatori sottolineano che sono necessari ulteriori studi per testare questo beneficio. Uno studio più ampio, chiamato LACI-2, è già in corso.

 

 

Trattamento efficace

Lo studio, pubblicato su EClinicalMedicine, è stato finanziato principalmente dall'Alzheimer's Society, con il supporto della UK Stroke Association, della British Heart Foundation, dell'Unione Europea, di National Institutes of Health Research e della NHS Research Scotland.

 

Siamo lieti che i risultati di questo studio si dimostrino promettenti per trattare una causa comune di ictus e la causa più comune di demenza vascolare, dal momento che attualmente non ci sono trattamenti efficaci. Ulteriori test sono in corso. - Prof.ssa Joanna Wardlaw, del Centre for Clinical Brain Sciences

 

"Non c'è un nuovo farmaco per la demenza da 15 anni, quindi trovare prove che questi farmaci esistenti a basso costo potrebbero prevenire la demenza dopo un ictus sarebbe un enorme passo avanti. È promettente vedere che questi due farmaci sono sicuri da usare e saremo lieti di vedere i risultati della prossima fase di test in un paio d'anni, che mostreranno se questi farmaci possono essere un trattamento efficace. - Dott. James Pickett, responsabile della ricerca dell'Alzheimer's Society

 

 

 


Fonte: University of Edinburgh (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Gordon W. Blair, Jason P. Appleton, Katie Flaherty, Fergus Doubal, Nikola Sprigg, Richard Dooley, Carla Richardson, Iona Hamilton, Zhe Kang Law, Yulu Shi, Michael S. Stringer, Michael J. Thrippleton, Julia Boyd, Kirsten Shuler,Philip M. Bath, Joanna M. Wardlaw. Tolerability, safety and intermediary pharmacological effects of cilostazol and isosorbide mononitrate, alone and combined, in patients with lacunar ischaemic stroke: The LACunar Intervention-1 (LACI-1) trial, a randomised clinical trial. EClinicalMedicine, 23 Apr 2019, DOI: 10.1016/j.eclinm.2019.04.001

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Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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