Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come proteggere i neuroni e incoraggiare la loro crescita: nuovo indizio

retinal ganglion cell HubermanEsempio di cellule gangliari retiniche con assoni e dendriti, nella retina di un occhio sano.

Molte condizioni neurodegenerative, dal glaucoma al morbo di Alzheimer, sono caratterizzate da lesioni agli assoni, le proiezioni lunghe e sottili che conducono impulsi elettrici da una cellula nervosa all'altra, permettendo le comunicazioni cellulari. Le lesioni agli assoni spesso portano a danni neuronali e alla morte cellulare.


I ricercatori sanno che l'inibizione di un enzima chiamato DLK (dual leucine zipper chinase) sembra proteggere in modo robusto i neuroni in un'ampia gamma di malattie neurodegenerative, ma il DLK inibisce anche la rigenerazione assonale. Fino ad ora, non c'erano metodi efficaci per modificare i geni e migliorare la sopravvivenza a lungo termine dei neuroni, e promuovere la rigenerazione.


Con uno studio pubblicato il 14 dicembre 2020 su PNAS, un team multi-università guidato da ricercatori dell'Università della California di San Diego e del Shiley Eye Institute dell'UC San Diego Health ha identificato un'altra famiglia di enzimi chiamati 'chinasi delle cellule germinali 4 chinasi' (GCK -IV chinasi) la cui inibizione è fortemente neuroprotettiva, consentendo anche la rigenerazione degli assoni, rendendolo un approccio terapeutico attraente per il trattamento di alcune malattie neurodegenerative.


L'autore senior Derek Welsbie MD/PhD, professore associato di oftalmologia del Dipartimento di Oftalmologia al Shiley Eye Institute, ha detto:

"Fondamentalmente abbiamo scoperto che esiste una serie di geni che, quando inibiti, consentono alle cellule del nervo ottico di sopravvivere e rigenerarsi. Prima di questo lavoro, il campo sapeva come far sopravvivere queste cellule, ma non come rigenerarle. Al contrario, ci sono modi per promuovere la rigenerazione, ma poi la sopravvivenza è stata piuttosto modesta.

"Naturalmente, per una strategia di successo di ripristino della vista, sono necessarie entrambe e questo è un passo in quella direzione".


I ricercatori hanno condotto una serie di selezioni dopo aver creato le cellule gangliari della retina (RGC) da cellule staminali umane. Le RGC sono un tipo di neurone situato vicino alla superficie interna della retina dell'occhio. Ricevono informazioni visive dai fotorecettori e collettivamente aiutano a trasmettere tali informazioni al cervello.


La prima selezione prevedeva il test di un gruppo di sostanze chimiche ben studiate per valutare la loro capacità di aumentare la sopravvivenza delle RGC; la seconda per misurare la capacità delle sostanze chimiche di promuovere la rigenerazione. Welsbie ha detto:

"Abbiamo quindi usato una tecnica di apprendimento automatico per capire perché alcuni composti erano attivi mentre altri non lo erano e abbiamo identificato questi geni chiave. La scoperta che questi geni hanno migliorato la sopravvivenza delle RGC non è stata sorprendente. Tuttavia, avresti previsto che questi (come il DLK) avrebbero bloccato la rigenerazione quando inibiti, non l'avrebbero promossa.

"È stata sicuramente una sorpresa. Sottolinea uno dei vantaggi della scienza basata su scoperte che usa una selezione ad alto rendimento: testando più agenti contemporaneamente, possiamo identificare geni trascurati che potremmo avere ritenuto non avessero un ruolo".


Welsbie e colleghi hanno concentrato il loro lavoro sugli RGC perché sono interessati alle neuropatie ottiche, come il glaucoma. "La maggior parte delle persone pensa solo al glaucoma in termini di «pressione oculare»", ha detto Welsbie. Ma la pressione oculare è solo una parte del problema. Fondamentalmente, il glaucoma è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita progressiva di RGC e dei loro assoni, determinando danni strutturali e funzionali misurabili al nervo ottico, disabilità visiva e cecità.


I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie stimano che 3 milioni di americani soffrano di glaucoma. È la seconda causa di cecità nel mondo. Welsbie ha avvertito che non sa ancora se questi risultati si estendano ad altri tipi di neuroni, ma ha notato che il lavoro suggerisce forti possibilità terapeutiche.

 

 

 

 


Fonte: Scott LaFee in University of California - San Diego (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Amit Patel, Risa Broyer, Cassidy Lee, ..., Donald Zack, Derek Welsbie. Inhibition of GCK-IV kinases dissociates cell death and axon regeneration in CNS neurons. PNAS, 14 Dec 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.