Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dana Territo: Pazienti con Alzheimer possono liberarsi dell'energia negativa senza disturbare gli altri

Che cos'è il dispositivo 'Shoutlet'?

TheShoutlet dot comFoto: theshoutlet.com

Lo 'Shoutlet' è un nuovo rivoluzionario dispositivo/cuscino di soppressione che consente alla persona di urlare, gridare o persino piangere nel cuscino senza disturbare gli altri.


Non è raro che gli individui affetti da morbo di Alzheimer (MA) urlino, strillino o vocalizzino durante le varie fasi della malattia. Dolore, fame, irrequietezza, ansia, solitudine, depressione o persino fattori esterni potrebbero essere alcune dei motivi sottostanti che scatenano tali sfide comportamentali. Spesso, le urla possono semplicemente derivare da un bisogno insoddisfatto di comunicare qualcosa agli altri, oppure possono essere un meccanismo di auto-rassicurazione e/o di difesa per l'individuo colpito.


Per aiutare la persona con MA a mantenere la calma e a smettere di urlare, anche se a volte temporaneamente, è utile stabilire una routine quotidiana strutturata, fornire attività significative, creare un ambiente rilassante e, soprattutto, rassicurare l'individuo. Agitazione e aggressività possono essere fattori scatenanti di urla e strilli, e se il caregiver fa un passo indietro e mostra calma può aiutare a rasserenare e rassicurare la persona interessata.


È utile fermarsi, rallentare e ascoltare veramente la persona, anche se [quello che dice/fa] non ha senso. Cerca di non correggere o ammonire perché questo non farà altro che 'alimentare il fuoco' e forse accelerare le urla e gli schiamazzi. Deviare l'attenzione e convalidare i sentimenti della persona può calmarla, dando tempo al caregiver di comprendere le ragioni dietro le urla. Promuovere un dialogo rispettoso ed entrare nella realtà della persona interessata durante gli episodi di urla promuove una connessione utile tra il caregiver e la persona interessata e dà a quella persona la dignità che merita.


L'uso di queste pratiche può essere efficace per deviare o sospendere i comportamenti urlanti. Un'alternativa, una cosa di tangibile da provare, è il nuovo dispositivo/cuscino, chiamato 'Shoutlet', che fornisce un modo sicuro, comodo ed efficace per convertire le emozioni negative e promuovere l'equilibrio interiore.


Secondo il sito web dell'azienda, i vantaggi dell'uso dello 'Shoutlet" includono: riduzione dei livelli di stress acuto, miglioramento della qualità del sonno, promozione del rilassamento, del comfort e del supporto, assistenza nel guadagnare chiarezza mentale ed emotiva e migliore forza cardiaca e polmonare. Urlare in un cuscino è sempre stato un modo per esprimere e liberare emozioni forti, come rabbia o frustrazione, senza disturbare gli altri.


Lo 'Shoutlet' è leggero e maneggevole e non è grande come un normale cuscino da letto, ad esempio. È compatto e misura 21,6cm di lunghezza, 15,2cm di larghezza e 7,6cm di profondità, pesa circa 170g, è fatto di tela e pelle scamosciata vegana, ha un'anima in schiuma ipoallergenica ed è lavabile in lavatrice. Il cuscino viene venduto a $ 30 (dai € 28,6 di partenza, aggiungendone altrettanti di trasporto dagli USA, il 22% di IVA, più sdoganamento e altre varie / eventuali, il costo potrebbe arrivare a € 90 / 100).

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English)(> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)