Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


È vero che il vino rosso fa bene al cuore e al cervello?

Anche se molto è stato scritto a proposito di come il vino rosso preso con moderazione può essere buono per il cuore e il cervello, vorrei che ci ripensaste. E' importante capire che gli studi a sostegno di questa affermazione sono "osservazionali". Questo significa che sono stati condotti attraverso questionari auto compilati che indagavano le abitudini di consumo di un grande gruppo di persone, che sono poi stati confrontati con la corrispondente salute di cuore e cervello.

Vediamo perché questi tipi di studi possono essere gravemente compromessi e perché la conclusione opposta, che il bere moderato NON è salutare, può, infatti, essere vera.

Negli ultimi anni abbiamo visto che i risultati di simili studi "osservazionali" sono stati smentiti dopo essere stati verificati con un "trial randomizzato e controllato", l'alfiere della prova scientifica. Un buon esempio di questo è la sostituzione ormonale femminile. Per decenni si è creduto che la sostituzione ormonale femminile fosse positiva. Ma uno studio controllato randomizzato, denominato Women's Health Initiative, ha dimostrato che era vero l'esatto contrario. Lo studio è stato fermato nel 2002 perché le donne che prendevano le pillole di estrogeno più la progestina stavano sviluppando malattie cardiache e il cancro al seno a tassi maggiori rispetto a quelle che assumevano il placebo o le pillole inattive.

Purtroppo, gli studi controllati randomizzati non sono stati fatti sul consumo di alcol, né sono previsti nel prossimo futuro. E vi è ragione di credere che gli studi osservazionali disponibili siano difettosi. Un importante studio del Dr. Tim Naimi ha guardato le caratteristiche tra bevitori moderati e astemi. Ha scoperto che i bevitori moderati sono più in forma, più sani, più istruiti, e avevano ricevuto cure sanitarie migliori di quelli che si sono astenuti da alcol. In altre parole, ci sono molti altri motivi estranei all'alcol per cui i bevitori moderati sono più sani.

Inoltre, nel suo editoriale per il New England Journal of Medicine, il Dr. Ira Goldberg ha scritto: "Ci si chiede se il gruppo che ha consumato l'alcol ha anche bevuto più tè, mangiato più frutta a guscio o consumato più pesce. Così saremmo nel giusto a pensarci due volte prima di brindare alla salute del nostro cervello con l'alcol."

Ci sono state anche notizie circa gli incredibili benefici antiossidanti del resveratrolo, che si trova nel vino rosso. Questo è stato usato dai tifosi dell'alcol e dai distributori come ragione addizionale per riempire i nostri calici. Anche se gli studi dimostrano che ai topi a cui sono state somministrate dosi massicce di resveratrolo sono rimasti più sani e longevi, un articolo del New York Times ha sottolineato che la persona media di 70kg avrebbe bisogno di bere da 750 a 1.500 bottiglie di vino rosso al giorno, per ottenere il beneficio equivalente a tali dosi!

Una cosa che non è in discussione, tuttavia, è il fatto che l'alcol è una neurotossina. L'alcol eccessivo provoca danni diffusi in tutto il sistema nervoso e, in particolare, uccide le cellule in aree di memoria importanti. Quando l'assunzione non è frenata, ne consegue la demenza alcolica. Uno studio del 2004 di Changhai Ding e colleghi, utilizzando la risonanza magnetica, ha mostrato che l'assunzione moderata di alcol è associata ad atrofia cerebrale. Maggiori danni cerebrali possono verificarsi nei ragazzi che bevono per far baldoria, perché il loro cervello non è ancora pienamente sviluppato.

E' anche importante per le donne considerare che anche un consumo da basso a moderato di alcol è associato ad un aumentato rischio di cancro. Anche se gli studi precedenti hanno dimostrato un legame tra consumo di alcol e il cancro al seno, il Million Women Study nel Regno Unito dimostra che le donne che bevono anche una solo bevanda alcolica al giorno, sia essa vino, birra o superalcolico, hanno un aumentato rischio di cancro. Il rischio aumenta con l'aumento di consumo di alcol, soprattutto per i tumori del seno, del fegato, della bocca, della gola e dell'esofago. Dopo aver esaminato questo studio per il Journal of National Cancer Institute, Michael Lauer, MD, e Paul Sorlie, Ph.D., del National Heart, Lung and Blood Institute di Bethesda, Maryland, hanno concluso: "Da un punto di vista del rischio di cancro, il messaggio di questa relazione non potrebbe essere più chiaro. Non c'è un livello di consumo di alcol che può essere considerato sicuro".

Sebbene lo studio di cui sopra sia esso stesso osservazionale, considerando l'insieme di tutte queste informazioni, così come le terribili conseguenze dell'abuso di alcol e della tossicodipendenza, per quanto mi riguarda la conclusione è chiara: l'alcol non è un bene per noi, anche in piccole quantità. Quindi, se non puoi rinunciare a quel bicchiere di vino a cena, una dieta intelligente dovrebbe includere la riduzione della quantità di alcol che bevi.

Se hai bisogno di incentivi per un ultimo appello, ricorda che l'alcool contiene calorie vuote che rallentano la capacità dell'organismo di bruciare i grassi per produrre energia, e alcuni studi sostengono l'idea che il bere per far baldoria può provocare il grasso addominale. Non si chiama "pancia da birra" per niente!


Marie Pasinski è neurologa al Massachusetts General Hospital e autrice di Beautiful Brain, Beautiful You.

Liberatoria: questo articolo non si propone in sostituzione di prescrizioni mediche o dietologiche, ogni modifica alla propria terapia o dieta deve essere decisa o concordata con il proprio medico.

Via KevinMD.com (sito medici USA), 18 gennaio 2011


Notizie da non perdere

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.