Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La migliore lezione che ho appreso come caregiver di Alzheimer

Cioccolatini Pasticceria Bizzotto - Fonte (TV)L'assistenza all'Alzheimer aveva cominciato a farsi sentire. Ero esausta, ma finalmente una lampadina si è accesa nella mia testa: se non cambio qualcosa, sarò preda dello stress. In quel caso chi si prenderà cura di mia madre Peg?


Non si può addolcire l'impegno che comporta la cura dell'Alzheimer. Ma affrontare questa realtà a testa alta ha portato a una rivelazione salutare: era giunto il momento di rubare qualche momento per me.


Per cinque anni, ho fatto la pendolare ogni Venerdì per ricoprire il ruolo di caregiver del fine settimana e ho aumentato i fondi di mia madre per permetterle di restare nella sua casa con il suo amato cane.


Piuttosto che scivolare nel mio pigiama alla fine della settimana lavorativa, salivo in macchina e percorrevo l'autostrada verso nord per recarmi a casa di Peg. Quando le strade erano innevate e lente, ammetto che mi facevo pietà. Ma, come entravo nel traffico, trovavo il mio sistema di ricompensa.


Alcune notti sulla strada per Peg mi sono fermata al mio negozio d'occasioni preferito. Altre volte, appena uscita dall'autostrada, mi fermavo e ordinavo un piatto da portare via di vongole fritte e anelli di cipolla nel ristorante che preferivo da bambina. Per dieci minuti, restavo seduta in macchina ad ascoltare i vecchi classici e ad assaporare ogni boccone di quello spuntino delizioso. Era un momento "ahhh".


Il colesterolo poteva schizzare alle stelle, ma giuro che la pressione scendeva. Questo semplice piacere mi preparava ai compiti di cambiare Peg, farle il bucato, farle la spesa, cucinare i suoi pasti, e tutto ciò che è compreso in una assistenza 24/7, una routine inesorabile che tutti i caregiver di Alzheimer conoscono.


Quando non è stato più possibile che Peg rimanesse nella sua casa, si è trasferita da noi. Anche con la sua memoria vacillante, Peg era abbastanza saggia da cogliere il momento che si presentava di concedersi i suoi piaceri colpevoli. L'Alzheimer ha permesso a mia madre di salutare ogni giorno con spensierato abbandono, l'opposto della vita piuttosto difficile che aveva vissuto prima.


Il giorno in cui è venuta a trovarla la sua cara amica Carol è stata un'eccezione. Dal momento che Carol aveva guidato l'auto per un lungo tragitto, l'abbiamo portata in cucina per prendere un po' di tè freddo. Eravamo a portata d'orecchio e presumevamo che Peg stesse ancora guardando il suo programma di cucina preferito che potevamo sentire dalla camera accanto. Ci stavamo proprio sbagliando.


Carol aveva lasciato un allegro sacchetto regalo sul divano accanto a Peg. Si è rivelata una tentazione troppo grande. Nei quattro o cinque minuti che eravamo in cucina, Peg è riuscita a scartare e aprire la grande scatola di cioccolatini all'interno del sacchetto. Con la sua memoria a breve termine spenta, il desiderio per i dolci era del tutto irresistibile.


Come l'episodio di «I Love Lucy» [Lucy e io], dove Lucy e Ethel sono nella fabbrica di cioccolato e la catena di montaggio va in tilt, Peg ha ingoiato un cioccolatino dopo l'altro. Prima che fosse scoperta, aveva consumato un intero livello della scatola. Se avessimo saputo quello che stava accadendo avremmo potuto evitare alcuni problemi piuttosto spiacevoli che sono seguiti subito dopo.


Peg si era riempita di cioccolatini al punto da stare male, una cosa che probabilmente non aveva mai fatto in vita sua. Ma lei sorrideva continuamente per qualsiasi cosa, come un bambino in un negozio di caramelle. Mia madre mi ha dato una lezione importante, quel giorno: è importante concedersi qualcosa ogni tanto.


Una morale di questa storia potrebbe essere di non perdere mai e poi mai di vista una persona cara con Alzheimer avanzato. L'altra lezione che ho imparato è un po' più realistica: non c'è niente di sbagliato nel prendersi cura del caregiver, e soprattutto nel prenderci cura di noi stessi.

 

 

 


Fonte: Deborah Swiss (scrittrice) su Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.