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Studio suggerisce un'altra strada per rilevare l'Alzheimer

Ricercatori della School of Medicine della University of Pennsylvania hanno scoperto un fatto non conosciuto in precedenza : che un processo chimico conosciuto, l'acetilazione, è associato a uno dei processi biologici tipici dell'Alzheimer e dei disturbi correlati. I risultati sono stati pubblicati sull'ultimo numero di Nature Communications.

Le proteine Tau sono tra quelle principali associate a una serie di malattie neurodegenerative e sono espresse principalmente nel sistema nervoso centrale dove aiutano l'assemblaggio e la stabilità dei microtubuli, strutture proteiche che costituiscono la spina dorsale della cellula di comunicazione del sistema nervoso.

 

Penn studio suggerisce un'altra strada per individuare la malattia di Alzheimer

La proteina tau modificata dalla acetilazione è individuata nei grovigli neurofibrillari dei cervelli di pazienti con Alzhiemer. Credit: David E. Hurtado, University of Pennsylvania School of Medicine

"L'acetilazione è stata rilevata solo nel tessuto cerebrale malato di pazienti con Alzheimer o degenerazione frontotemporale, suggerendo che potrebbe avere un ruolo nella trasformazione della tau legata alla comparsa e alla progressione della malattia", dice l'autrice senior Virginia M.-Y. Lee, PhD, direttrice del Centro Penn per la ricerca sulle malattie neurodegenerative. "Questo suggerisce che un tipo di acetilazione è un potenziale bersaglio per la scoperta di nuovi farmaci e lo sviluppo di biomarcatori per l'Alzheimer e le tauopatie correlate."

I ricercatori hanno dimostrato che l'acetilazione della Tau ha portato a una perdita di una delle sue principali funzioni, quella di provocare la formazione dei microtubuli, oltre a promuovere una funzione tossica, l'aggregazione di tau patologica. L'analisi di spettrometria di massa ha individuato i siti specifici dell'acetilazione nella sequenza della proteina tau, che si sovrapponevano alle sequenze vincolanticonosciute di microtubuli , così che l'acetilazione potrebbe anche svolgere un ruolo nel legame difettoso della tau ai microtubuli. Resta sconosciuto il modo in cui la normale Tau si ritrova distaccata dai microtubuli per formare grumi correlati alla malattia. Questo studio dimostra che l'acetilazione è con molta probabilità un'altra modificazione chimica implicata in patologie neurodegenerative da esplorare come un possibile modo per individuare e combattere le malattie del cervello.

Secondo Lee, i prossimi passi per dare seguito a questa scoperta sono di perseguire la ricerca di base sui meccanismi che stanno sotto questa acetilazione patologica della tau e il suo ruolo nella neurodegenerazione dell'Alzheimer e delle tauopatie correlate. Inoltre ha osservato che "la nostra priorità sarà quella di trovare il modo di tradurre questi risultati in una migliore diagnostica e nelle terapie per i pazienti con Alzheimer o degenerazione frontotemporale."



Fonte: University of Pennsylvania School of Medicine (news : web)

Pubblicato su PhysOrg.com il 1 aprile 2011  Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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