Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cervello dei SuperAger resiste ai grovigli di proteine che portano all'Alzheimer

Un nuovo studio eseguito alla Northwestern University (Chicago) ha mostrato che i SuperAger cognitivi resistono allo sviluppo di grovigli fibrosi in una regione del cervello correlata alla memoria e che sono noti per essere marcatori del morbo di Alzheimer (MA).


I grovigli sono costituiti dalla proteina tau, che tiene insieme le strutture che trasportano i nutrienti all'interno della cellula nervosa. Questi grovigli interrompono il sistema di trasporto della cellula, ostacolando la comunicazione nel neurone e impedendo ai nutrienti di svolgere il loro particolare lavoro all'interno della cellula. Il risultato finale della formazione dei grovigli è la morte della cellula.


"I risultati suggeriscono che la resistenza alla degenerazione tau legata all'età, nella corteccia, potrebbe essere un fattore che contribuisce alla conservazione della memoria nei SuperAger", ha detto la prima autrice dello studio Tamar Gefen, assistente professoressa di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University.


I 'SuperAger', un termine coniato al Northwestern Mesulam Center for Cognitive Neurology and Alzheimer's Disease, sono individui unici con più di 80 anni che mostrano una capacità eccezionale di memoria, a un livello coerente con individui 20/30 anni più giovani. Al centro, i SuperAger vengono valutati ogni anno e possono scegliere di donare il loro cervello per la valutazione postmortem da parte degli scienziati della Northwestern.


Questo studio, pubblicato su Cerebral Cortex il 17 febbraio 2021, ha calcolato la quantità di placche amiloidi e di grovigli neurofibrillari contenenti tau in una parte del cervello che è fortemente responsabile della memoria, nota come corteccia entorinale, in 7 SuperAger, confrontati con 6 coetanei cognitivamente sani. I risultati hanno mostrato un numero significativamente inferiore di grovigli nella corteccia entorinale dei SuperAger rispetto a quelli dei controlli cognitivamente sani, con una differenza quasi tripla.


La Gefen ha detto:

"Questa scoperta ci aiuta a identificare meglio i fattori che possono contribuire alla conservazione della memoria nella vecchiaia. La nostra ricerca ha evidenziato che ci sono gradienti di vulnerabilità alla morte cellulare nel cervello.

"Gli individui con una compromissione significativa della memoria a causa del MA hanno mostrato quasi 100 volte più grovigli nella corteccia entorinale rispetto ai SuperAger. Esiste una forte relazione tra i grovigli tau e la perdita di memoria, e questi risultati in una coorte unica di SuperAger potrebbero guidare la ricerca in una nuova direzione".


Le caratteristiche seminali del MA sono le placche amiloidi e i grovigli neurofibrillari contenenti tau rilevati all'autopsia nel cervello degli individui dopo la morte. Anche se queste placche e grovigli si trovano più comunemente nel cervello di coloro che hanno problemi di memoria, sono presenti anche in anziani cognitivamente sani, ma con distribuzione più limitata.


Poiché di solito l'avanzare dell'età è associato al declino delle capacità di memoria e all'aumento del rischio di sviluppare il MA, il centro esamina i SuperAger per capire meglio cosa sta succedendo nel loro cervello. Lo studio ha anche scoperto che non c'erano differenze significative nella densità di placche amiloidi nei SuperAger rispetto a coetanei cognitivamente sani.


"Molti ricercatori pensano da tempo che le placche amiloidi siano fattori di perdita di memoria, ma non è quello che abbiamo trovato", ha detto la Gefen.


Lei vuole esplorare l'interazione tra genetica e ambiente/stile di vita, e il loro impatto collettivo a livello cellulare, nel cervello postmortem dei SuperAger:

"Perché le cellule della memoria sono selettivamente vulnerabili ai grovigli, tanto per cominciare? Cosa c'è nell'ambiente cellulare del cervello dei SuperAger che sembra proteggerli dai grovigli? I comportamenti dei SuperAger stanno in qualche modo costruendo resistenza nel cervello?"

"Per rispondere a queste domande, possiamo studiare i componenti molecolari, biochimici e genetici di queste cellule specifiche di memoria, nei SuperAger, che sono di solito danneggiate dal MA. E, certamente, dobbiamo considerare le loro narrazioni personali (storia, inclinazioni, comportamenti, culture) per trarre conclusioni sui loro profili neuroanatomici unici".

 

 

 


Fonte: Northwestern University via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Tamar Gefen, Allegra Kawles, Beth Makowski-Woidan, Janessa Engelmeyer, Ivan Ayala, Payam Abbassian, Hui Zhang, Sandra Weintraub, Margaret E Flanagan, Qinwen Mao, Eileen H Bigio, Emily Rogalski, M Marsel Mesulam, Changiz Geula. Paucity of Entorhinal Cortex Pathology of the Alzheimer’s Type in SuperAgers with Superior Memory Performance. Cerebral Cortex, 17 Feb 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)